Amo la panificazione ed amo i lievitati. Quando da elementi slegati ottieni un qualcosa di compatto, profumato e gustoso ti rendi conto di quanto sia bello usare le mani e sporcarsi! Oggi vorrei fare una breve introduzione al mondo della panificazione prestando attenzione all’amido contenuto nella farina. Pronti?
Amido
Iniziamo con il dire molto semplicemente che l’amido è formato da catene di glucosio. Esso è contenuto in uno dei prodotti base utilizzato in panificazione : la farina. Diciamo che , fondamentalmente, l’amido si trova all’interno della farina sottoforma di granuli. Questi granuli sono composti da Amilosio e Amilopectina. Il compito dell’amido all’interno della farina è di fornire la “pappa” ai lieviti. Infatti l’amilosio e l’amilopectina durante la fase di fermentazione (o lievitazione) vengono scissi in catene di zucchero semplici e maltodestrine grazie all’azione di un enzima : l’alfa amilasi. Tenete in considerazione che l’alfa amilasi è un enzima contenuto nello strato esterno dei chicchi della pianta. In particolari condizioni , ovvero con la “fioritura” dei chicchi , l’enzima si attiva in maniera molto forte. Ciò determina una “penalizzazione” sulla qualità della farina. Per quale motivo? Semplicemente perchè l’alfa amilasi è un enzima che sintetizza amilosio ed amilopectina , producendo cosi zuccheri e accelerando di conseguenza la lievitazione. Maggiore è l’azione dell’alfamilasi , maggiore è la formazione di anidride carbonica ad opera dei lieviti (hanno più pappa da mangiare), con conseguente peggioramento della trama della mollica del pane, più umida e “molliccia”. Questo è il motivo per il quale le farine professionali specificano sempre ciò che indica l’attività alfamilasica con l’indicazione del FN , ovvero Falling number :
FN > 300 attivita’ alfa amilasica molto debole
200 < FN < 250 attivita’ “normale”
FN < 200 attivita’ molto elevata
La figura in basso vi chiarirà ancora di più il tutto :
Tutto chiaro? Quindi : I granuli di amido sono composti da Amilosio e Amilopectina. Questi granuli non sono altro che lunghe catene di glucosio (zuccheri). L’alfamilasi è un enzima che disgrega amilosio ed amilopectina e li riduce in zuccheri semplici che vengono utilizzati dai lieviti come cibo. La quantità di attività alfamilasica all’interno della farina viene indicato con il FN (falling number). Ricordate anche che l’alfamilasi ottenuta in laboratorio (viene prodotta grazie a funghi) viene anche utilizzata come additivo in alcuni prodotti (provate a guardare gli ingredienti dei Buondi) in quanto accelera la lievitazione.
Semplice no?
Nella prossima puntata parleremo di proteine : gliadina e glutenina. Le responsabili nella formazione del glutine
A presto!